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FamigliarMente  13 

La famiglia e le sue dinamiche. I rapporti reciproci,

le fasi del ciclo vitale, gli eventi più importanti.

 

 

 

Pasqua con chi vuoi

 

Ma come? Non era ieri che smontavamo l’albero e impacchettavamo il presepe?

E siamo già a Pasqua.

Riguardo alle festività, le persone si potrebbero dividere in due categorie: quelle che amano il Natale e quelle che preferiscono la Pasqua. A parte ovviamente il diverso significato religioso, in realtà una differenza tra queste due feste c’è ed è notevole.

E’ nelle diverse tradizioni, nelle atmosfere, nelle aspettative, persino nei proverbi, che caratterizzano questi due momenti dell’anno.   “Natale-con-i-tuoi”, la Famiglia, volemose bene, siamo tutti Buoni, siamo tutti Felici, tutti insieme ad affettare panettoni, sgranocchiare noci, scartare regali (oh è proprio quello che desideravo!), mentre nell’aria risuona “Jingle Bells”. Come nella pubblicità.

E quando la famiglia non c’è o non funziona? Quando volersi bene diventa difficile, se non impossibile? Una realtà affatto frequente, anche se si preferisce ignorarla. Non a caso Monicelli ha ambientato nei giorni di Natale il suo amarissimo “Parenti Serpenti” (1992).

“Pasqua-con-chi-vuoi” è una festa forse meno emotivamente impegnativa, ma più libera da ipocrisie e felicità obbligatoria. Coincide più o meno, almeno nel nostro paese, con l’uscita dall’inverno, con la rinascita della natura; tutto, nell’aria più luminosa, nei colori più freschi, sembra rinnovarsi, aprirsi alla speranza, anche per chi è solo, o per chi si sente, pur in famiglia, solo.

E’ vero, di questi tempi c’è la “Crisi”: pochi soldi, e forse anche poca voglia di festeggiare. Ma le crisi possono anche portare qualcosa di buono, per chi sa approfittarne. Per esempio si possono fare cose nuove, che magari non si farebbero se… non ci fosse la crisi. Quante volte ci si è trovati a seguire, quasi automaticamente, consuetudini consolidate negli anni, fino a farle diventare noiose e prive di significato? Sfoderando un po’ di immaginazione, si possono inventare menù originali e più economici, si può rimettere in funzione le proprie mani e confezionare qualche regalino da abbinare a uova o dolci non troppo costosi, si può invitare qualcuno che non si aspetta di essere invitato. Le riviste femminili sono piene di consigli divertenti e traboccanti buon senso e , pur non essendo io un’amante del genere, penso che possano dare una mano a chi magari, a forza di non usarla, ha una fantasia un po’ arrugginita.

Non è possibile fare un viaggio e neppure la classica gita fuori porta?

Può essere bello passare la Pasqua e la Pasquetta a gironzolare con calma per le strade del proprio quartiere, o di quello limitrofo, annusando i nuovi profumi, avvertendo il primo tepore e il cinguettio petulante dei  passerotti appena usciti dal nido.  Riprendendosi il tempo e lo spazio mentali in cui ritrovare un po' se stessi 

Ed è bello naturalmente, per chi è fortunato, poter scegliere di passare le feste in famiglia...

 

    Serena Pasqua!

  (Aprile 2012)

 

 

 

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