FamigliarMente
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La famiglia e le sue
dinamiche. I rapporti reciproci,
le fasi del ciclo vitale, gli
eventi più importanti.
Pasqua con chi vuoi
Ma come? Non era ieri
che smontavamo l’albero e impacchettavamo il presepe?
E siamo
già a Pasqua.
Riguardo
alle festività, le persone si potrebbero dividere in due
categorie: quelle che amano il Natale e quelle che
preferiscono la Pasqua. A parte ovviamente il diverso
significato religioso, in realtà una differenza tra queste
due feste c’è ed è notevole.
E’ nelle
diverse tradizioni, nelle atmosfere, nelle aspettative,
persino nei proverbi, che caratterizzano questi due momenti
dell’anno. “Natale-con-i-tuoi”, la Famiglia, volemose
bene, siamo tutti Buoni, siamo tutti Felici, tutti insieme
ad affettare panettoni, sgranocchiare noci, scartare regali
(oh è proprio quello che desideravo!), mentre nell’aria
risuona “Jingle Bells”. Come nella pubblicità.
E quando
la famiglia non c’è o non funziona? Quando volersi bene
diventa difficile, se non impossibile? Una realtà affatto
frequente, anche se si preferisce ignorarla. Non a caso
Monicelli ha ambientato nei giorni di Natale il suo
amarissimo “Parenti Serpenti” (1992).
“Pasqua-con-chi-vuoi” è una
festa forse meno emotivamente impegnativa, ma più libera da
ipocrisie e felicità obbligatoria. Coincide più o
meno, almeno nel nostro paese, con l’uscita dall’inverno,
con la rinascita della natura; tutto, nell’aria più
luminosa, nei colori più freschi, sembra rinnovarsi, aprirsi
alla speranza, anche per chi è solo, o per chi si sente, pur
in famiglia, solo.
E’ vero,
di questi tempi c’è la “Crisi”: pochi soldi, e forse anche
poca voglia di festeggiare. Ma le crisi possono anche
portare qualcosa di buono, per chi sa approfittarne. Per
esempio si possono fare cose nuove,
che magari non si farebbero se… non ci fosse la crisi.
Quante volte ci si è trovati a seguire, quasi
automaticamente, consuetudini consolidate negli anni, fino a
farle diventare noiose e prive di significato?
Sfoderando un po’ di immaginazione,
si possono inventare menù originali e più economici, si può
rimettere in funzione le proprie mani e confezionare qualche
regalino da abbinare a uova o dolci non troppo costosi, si
può invitare qualcuno che non si aspetta di essere invitato.
Le riviste femminili sono piene di consigli divertenti e
traboccanti buon senso e , pur non essendo io un’amante del
genere, penso che possano dare una mano a chi magari, a
forza di non usarla, ha una fantasia un po’ arrugginita.
Non è
possibile fare un viaggio e neppure la classica gita fuori
porta?
Può
essere bello passare la Pasqua e la Pasquetta a gironzolare
con calma per le strade del proprio quartiere, o di quello
limitrofo, annusando i nuovi profumi, avvertendo il primo
tepore e il cinguettio petulante dei passerotti appena
usciti dal nido. Riprendendosi il
tempo e lo spazio
mentali in cui ritrovare un po' se stessi
Ed è
bello naturalmente, per chi è fortunato, poter
scegliere di passare le
feste in famiglia...
Serena Pasqua!
(Aprile
2012)
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